DIARIO DELLA MISSIONE
RAMADAN EMERGENZA TERREMOTATI
2023
Martedì 21.03 e mercoledì 22.03
Abbiamo distribuito somme di denaro alle famiglie vittime del terremoto nel sud della Turchia nelle seguenti zone:
- Antiocchia
- Alessandretta
- Reyhanli
- Belen
- Kirikhan
- Kahramanmaraş
Le famiglie sfollate dal terremoto si sono trovati privi di tutto. Hanno bisogno di coperte per coprirsi, materassi su cui dormire, vestiti, cibo, cura personale, e tanto altro.
Offrendo una somma di denaro, ogni famiglia si trovano libera di spenderla secondo le proprie esigenze e bisogni.
Giovedì 23.03
Primo giorno del sacro mese del Ramadan
Abbiamo effettuato una visita al centro accoglienza DARAT IZZA, dove sono presenti i campi che accolgono le famiglie vittime del terremoto nel nord della Siria.
Il campo contiene 402 famiglie e si trova nella campagna occidentale di Aleppo.
Abbiamo distribuito 1.500 pasto caldo.
https://fb.watch/jA5f_w03km/
Venerdì 24.03
Secondo giorno nel mese del Ramadan
Siamo andati al villaggio AL NERAB che si trova nella campagna di ID
LIB e abbiamo fotografato la dimensione della tragedia.
Successivamente, ci siamo recati alla città AL JEINEH, dove abbiamo distribuito 150 pacchi viveri nel centro accoglienza AL JEINEH che si trova nella campagna occidentale di Aleppo.
Verso la fine della giornata, c siamo recati nuovamente al centro accoglienza DARAT IZZA in cui abbiamo distribuito 2.000 pasto caldo e abbiamo rotto il digiuno, al tramonto, con la presenza di centinaia di bambini vittimi del terremoto nella Moschea AL WAFAA e in cui è stata sottolineata l’importanza del sapere, dell’apprendimento, della relazione con la moschea e dell’avere una buona etica.
La costruzione della moschea è stata finanziata dall’associazione benefica di solidarietà con il popolo palestinese da fonte raccolta nella precedente missione.
Sabato 25.03
Terzo giorno nel mese del Ramadan
100 pacchi viveri sono stati distribuiti nel campo di AL-BARADQOLI nella zona di AL-DANA
Successivamente, ci siamo recati nei campi dedicati alle vedove e agli orfani, il campo SULTAN ABDUL HAMID e il campo MASHHAD ROUHIN, dove abbiamo distribuito doni e cancelleria ai bambini orfani, e abbiamo parlato con i supervisori per conoscere le condizioni dei bambini e i loro bisogni speciali.
Poi siamo andati ad AL-DANA al secondo campo di BARDAQLI, dove abbiamo incontrato la gente, distribuito in seguito 2.000 pasti caldi, ed abbiamo rotto il digiuno nel campo con una delle vittime sfollate del terremoto.
Domenica 26.03
Quarto giorno nel mese del Ramadan
È stato fornito sostegno alla Casa del Nobile Corano nella campagna di IDLIB per prendersi cura dei bambini e salvarli dalla perdita.
Alcuni membri della delegazione sono partiti per ritornare in Italia dopo giorni di generosità.
poi abbiamo fatto un incontro con la Fondazione KHAIR UMMAH nella città di REYHANLI per confermare il programma nel sud della Turchia.
Nel pomeriggio ci siamo recati nella città colpita di ANTIOCHIA per distribuire 600 pasto caldo a tutte le famiglie siriane vittime del terremoto. Siamo rimasti con loro fino all’ora del tramonto per rompere il digiuno. Siamo stati ospiti da un generoso signore nella sua tenda.
Lunedì 27.03
Quinto giorno nel mese del Ramadan
A causa dell’urgente necessità di carne, e a causa del grande bisogno, siamo andati al macello e abbiamo supervisionato la macellazione diretta di un certo numero di pecore e il razionamento per la distribuzione alle famiglie l’indomani, martedì, al termine del progetto.
Successivamente, siamo andati in cucina, dove vengono preparati i 700 pasti caldi, e dopo aver completato la preparazione, sono stati caricati e siamo ritornati nuovamente nella città di ANTIOCHIA, dove si trovano i campi profughi dei terremotati dappertutto.
Dopo aver verificato i numeri e ottenuto i permessi, abbiamo subito e prima dell’ora dell’iftar, distribuito i pasti alla gente in un clima dominato dallo spirito di fratellanza.
E a causa della preparazione anticipata per il viaggio, abbiamo salutato tutti i profughi che ci hanno ringraziato molto, e caricati di ringraziamenti per tutti coloro che hanno contribuito e all’associazione che è costantemente presente nei campi della benevolenza e del dono.
Gli scenari sono tanti, le condizioni dei profughi molto difficili, i bisogni tanti, speriamo che tutti continuino ad aiutare e ad essere generosi.
Sulla via del ritorno, estendiamo i nostri ringraziamenti all’Associazione benefica di solidarietà con il popolo palestinese in Italia e a tutti i membri della meravigliosa squadra di volontari, lavoratori e collaboratori.